Da più di un mese, ormai, contro la legge 133 e in opposizione al generale smantellamento del sistema della formazione pubblica messo in atto nell'ultimo ventennio, si è creato un movimento eterogeneo e creativo che, a partire dalle scuole e dalle università, ha saputo riappropriarsi di un protagonismo nei tessuti sociali metropolitani.Sono queste le novità della mobilitazione: la sua irrapresentabilità, che sconvolge il panorama politico preesistente dando vita ad un protagonismo studentesco e generazionale capace di agire in autonomia e di ricostruire un tessuto sociale aperto. La sua indipendenza rispetto a soggetti precostituiti, la sua distanza dalle logicheconservatrici baronali e dalla mala gestione che ha minato la credibilità dell'università italiana.Dopo una prima fase esplosiva in cui il movimento ha saputo manifestarsi a tutti i livelli, è necessario costruire un'occasione che provi a delineare una soggettività politica autonoma ed in divenire.Un'occasione di confronto e analisi sui contenuti con cui sostanziare la manifestazione nazionale del 14 Novembre, rilanciando l'opposizione alla legge 133 e provando ad mmaginare dal basso un'idea di università fatta di conoscenza e socialità, di saperi e consapevolezza critica.
Per questo aderiamo alla data del 7 Novembre, con una mobilitazione regionale dislocata nei territori; lanciamo inoltre un appello per un'assemblea nazionale di tutte le realtà universitarie in mobilitazione, da svolgersi l'8 novembre a Firenze, capace di raccogliere le forze e le esperienze sviluppatesi nei vari territori in un'ottica di rilancio della protesta che attraversi la data del 14 novembre e dia continuità al movimento.
Assemblea Atenei Toscani in Mobilitazione
Comunicato stampa dall'assemblea degli atenei toscani svolta il 29 Ottobre 2008
venerdì 31 ottobre 2008
martedì 28 ottobre 2008
MERCOLEDì 29 OTTOBRE SIT-IN DI PROTESTA SOTTO LA SEDE RAI
SIT IN PER L'INFORMAZIONE SOTTO LE FINESTRE DELLA RAI
Mercoledì 29 ottobre ore 16:00
Sit in sotto la sede della RAI in l.no Aldo Moro
Gli studenti del plesso occupato morgagni contro la 133/08 hanno organizzato ed invitano tutti ad un sit in di protesta sotto la sede della rai in lung'arno Aldo Moro Mercoledì 29 ore 16:00.In questo momento in cui la protesta sta a farsi sentire è importante continuare a pretendere che la stampa ed i media in generale diano il giusto risalto alla mobilitazione.È fondamentale che sui giornali non si faccia più confusione tra decreto legge 137 e legge 133/08.È importante che nessuno possa più strumentalizzare la protesta degli studenti.La protesta è autonoma da partiti e rivolta a tutti in difesa dell'università e della scuola pubblica. Non in difesa dei tanti sprechi e delle tante ingiustizie che adesso vediamo (e che solo gli studenti fanno sempre notare) ma per una nuova Università. Libera e Pubblica e per tutti: motore per lo sviluppo del paese.
Diffondete e partecipate.
No alla privatizzazione dell'universita'
NO ALLA LEGGE 133/08
domenica 26 ottobre 2008
Iniziative Polo Scienze Sociali di Novoli
Tutte le lezioni si terranno nel d5 aula 0.10
Martedì 28 Ottobre
- Ore 10:00: Prof. D'Alimonte “Obama vs Mc Cain”
- Ore 12:00: Prof. Grazzini “Economia dell'istituzione; caso italiano”
- Ore 12:15: Dibattito Prof. N. Abriani e Inacio Ruiz Peliz (Università di Valencia) "Università nel mondo"
- Ore 13:30: Consiglio di facoltà Economia D6 0.18
- Ore 16:00: Gruppi di Lavoro
- Ore 17:00: Relazioni con l'esterno
- Ore 18:00: Assemblea Plenaria
Mercoledì 29 Ottobre
- Ore 9:30: Assemblea a Pistoia
- Ore 11:00: Proff. Cazzola – Mete “Cosa sono le mafie”
- Iniziativa in Piazza Santa Croce per la cittadinanza:
- Ore 13:00: Montaggio in Santa Croce
- Ore 14:30: Prof. Scotto “la non violenza”
- Ore 16:00: Gioco dell'oca dell'istruzione
- Animazioni per bambini con giocolieri
- Ore 18:00: Presidio in Prefettura
- Ore 18:30: Proff. Preti – Libanora - Dini
Venerdì 31 Ottobre
- Ore 11:00 Prof. Santoro - De Vito "Parliamo di carcere, storia e attualità delle detenzioni in Italia e all'estero"
- Ore 12:00: Prof. Brancasi “Nuova governance dell'Ateneo”
- Ore 14:00: Prof. Nicoletta “Diritto costituzionale italiano e comparato”
Martedì 28 Ottobre
- Ore 10:00: Prof. D'Alimonte “Obama vs Mc Cain”
- Ore 12:00: Prof. Grazzini “Economia dell'istituzione; caso italiano”
- Ore 12:15: Dibattito Prof. N. Abriani e Inacio Ruiz Peliz (Università di Valencia) "Università nel mondo"
- Ore 13:30: Consiglio di facoltà Economia D6 0.18
- Ore 16:00: Gruppi di Lavoro
- Ore 17:00: Relazioni con l'esterno
- Ore 18:00: Assemblea Plenaria
Mercoledì 29 Ottobre
- Ore 9:30: Assemblea a Pistoia
- Ore 11:00: Proff. Cazzola – Mete “Cosa sono le mafie”
- Iniziativa in Piazza Santa Croce per la cittadinanza:
- Ore 13:00: Montaggio in Santa Croce
- Ore 14:30: Prof. Scotto “la non violenza”
- Ore 16:00: Gioco dell'oca dell'istruzione
- Animazioni per bambini con giocolieri
- Ore 18:00: Presidio in Prefettura
- Ore 18:30: Proff. Preti – Libanora - Dini
Venerdì 31 Ottobre
- Ore 11:00 Prof. Santoro - De Vito "Parliamo di carcere, storia e attualità delle detenzioni in Italia e all'estero"
- Ore 12:00: Prof. Brancasi “Nuova governance dell'Ateneo”
- Ore 14:00: Prof. Nicoletta “Diritto costituzionale italiano e comparato”
sabato 25 ottobre 2008
Le parole di un Presidente Emerito della Repubblica Italiana
Lo so siamo un pò in ritardo, ma magari ancora non tutti avete avuto il piacere di leggere quello che dovrebbe fare il Ministro Maroni secondo il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga. Di seguito riportiamo l'intera intervista rilasciata a "La Nazione" qualche giorno fa. Io mi soffermerei a leggerla,perchè oltre ad essere un monito a non abbassare la guardia perchè questi appena succede qualcosa ci fanno la festa, è anche una bella lezione di storia. Gli anni di piombo non sono stati manovrati dallo Stato?Giudicate voi leggendo questa intervista che definire shock e fargli un complimento.
ROMA - Presidente Cossiga, pensa che minacciando l`uso della forza pubblica contro gli studenti Berlusconi abbia esagerato?
«Dipende, se ritiene d`essere il presidente del Consiglio di uno Stato forte, no, ha fatto benissimo. Ma poiché l`Italia è uno Stato debole, e all`opposizione non c`è il granitico Pci ma l`evanescente Pd, temo che alle parole non seguiranno i fatti e che quindi Berlusconi farà una figuraccia».
Quali fatti dovrebbero seguire?
«Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand`ero ministro dell`Interno».
Ossia?
«In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito...».
Gli universitari, invece?
«Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città».
Dopo di che?
«Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri».
Nel senso che...
«Nel senso che le forze dell`ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano».
Anche i docenti? «Soprattutto i docenti».
Presidente, il suo è un paradosso, no?
«Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre e le ragazzine sì. Si rende conto della gravità di quello che sta succedendo? Ci sono insegnanti che indottrinano i bambini e li portano in piazza: un atteggiamento criminale!».
E lei si rende conto di quel che direbbero in Europa dopo una cura del genere? «In Italia torna il fascismo», direbbero.
«Balle, questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l`incendio».
Quale incendio?
«Non esagero, credo davvero che il terrorismo tornerà a insanguinare le strade di questo Paese. E non vorrei che ci si dimenticasse che le Brigate rosse non sono nate nelle fabbriche ma nelle università. E che gli slogan che usavano li avevano usati prima di loro il Movimento studentesco e la sinistra sindacale».
E` dunque possibile che la storia si ripeta?
«Non è possibile, è probabile. Per questo dico: non dimentichiamo che le Br nacquero perché il fuoco non fu spento per tempo».
Rimasti a bocca aperta?? Anche io!
ROMA - Presidente Cossiga, pensa che minacciando l`uso della forza pubblica contro gli studenti Berlusconi abbia esagerato?
«Dipende, se ritiene d`essere il presidente del Consiglio di uno Stato forte, no, ha fatto benissimo. Ma poiché l`Italia è uno Stato debole, e all`opposizione non c`è il granitico Pci ma l`evanescente Pd, temo che alle parole non seguiranno i fatti e che quindi Berlusconi farà una figuraccia».
Quali fatti dovrebbero seguire?
«Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand`ero ministro dell`Interno».
Ossia?
«In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito...».
Gli universitari, invece?
«Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città».
Dopo di che?
«Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri».
Nel senso che...
«Nel senso che le forze dell`ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano».
Anche i docenti? «Soprattutto i docenti».
Presidente, il suo è un paradosso, no?
«Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre e le ragazzine sì. Si rende conto della gravità di quello che sta succedendo? Ci sono insegnanti che indottrinano i bambini e li portano in piazza: un atteggiamento criminale!».
E lei si rende conto di quel che direbbero in Europa dopo una cura del genere? «In Italia torna il fascismo», direbbero.
«Balle, questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l`incendio».
Quale incendio?
«Non esagero, credo davvero che il terrorismo tornerà a insanguinare le strade di questo Paese. E non vorrei che ci si dimenticasse che le Brigate rosse non sono nate nelle fabbriche ma nelle università. E che gli slogan che usavano li avevano usati prima di loro il Movimento studentesco e la sinistra sindacale».
E` dunque possibile che la storia si ripeta?
«Non è possibile, è probabile. Per questo dico: non dimentichiamo che le Br nacquero perché il fuoco non fu spento per tempo».
Rimasti a bocca aperta?? Anche io!
venerdì 24 ottobre 2008
Avvicinandosi a Roma...
Finalmente la Gelmini ha cominciato a vacillare, ieri ha perfino detto che convocherà una tavola rotonda con gli studenti per conoscere il perchè della nostra protesta. Intanto sarei curioso di vedere come sceglierà questi fantomatici studenti che si siederanno accanto a lei,perchè se chiamasse me avrebbe gli incubi fino al 2015, poi sono curioso di vedere se veramente cercherà di prendere provvedimenti sulle proposte che sicuramente le arriveranno da tutte le occupazioni,manifestazioni,assemblee d'Italia. Ma prendiamo atto che inizia a preoccuparsi.
Tra meno di una settimana a Roma ci sarà la grande manifestazione dell'istruzione pubblica a Roma, e non poteva capitare in momento migliore della protesta, viste le parole che si rimangiano continuamente i nostri goveranti. Significa che il ferro è caldo, e come si sa, va battuto, e battuto forte.
Quindi il nostro obiettivo è quello di essere in tanti. Di fargli vedere che la nostra protesta è pacifica ma dura. Che la disinformazione che loro invocano non esiste. Perchè abbiamo letto la sua proposta e ci ha fatto schifo. Semplicemente non ci stiamo. Le occupazioni non piacciono?Pace. Fino a che loro non smetteranno di prenderci in giro noi non smetteremo. Le manifestazioni sono inutili? Vedremo quando milioni di persone gli sfileranno sotto gli occhi quanto saranno inutili.
Tutto quello che potremo fare lo faremo. Senza volersi scontrare, come profetizzano loro, per farci passare come esaltati teppisti. Solo con proposte,parole e tanta gente che unita combatte per il nostro amato PUBBLICOSAPERE!
Tra meno di una settimana a Roma ci sarà la grande manifestazione dell'istruzione pubblica a Roma, e non poteva capitare in momento migliore della protesta, viste le parole che si rimangiano continuamente i nostri goveranti. Significa che il ferro è caldo, e come si sa, va battuto, e battuto forte.
Quindi il nostro obiettivo è quello di essere in tanti. Di fargli vedere che la nostra protesta è pacifica ma dura. Che la disinformazione che loro invocano non esiste. Perchè abbiamo letto la sua proposta e ci ha fatto schifo. Semplicemente non ci stiamo. Le occupazioni non piacciono?Pace. Fino a che loro non smetteranno di prenderci in giro noi non smetteremo. Le manifestazioni sono inutili? Vedremo quando milioni di persone gli sfileranno sotto gli occhi quanto saranno inutili.
Tutto quello che potremo fare lo faremo. Senza volersi scontrare, come profetizzano loro, per farci passare come esaltati teppisti. Solo con proposte,parole e tanta gente che unita combatte per il nostro amato PUBBLICOSAPERE!
CONTRO LA 133
GIOVEDì 30 OTTOBRE 2008
MANIFESTAZIONE NAZIONALE DELL'ISTRUZIONE PUBBLICA
GIÙ LE MANI DALLA NOSTRA ISTRUZIONE!
I biglietti per il pullman costano 7 euro a testa (andata e ritorno). Si possano acquistare in qualsiasi facoltà presso i rappresentanti degli Studenti di Sinistra.
La partenza è prevista alle 5 del mattino dal Sashall.
Partecipiamo in massa!
giovedì 23 ottobre 2008
Ieri come oggi...
Di seguito riportiamo l'ormai famoso discorso di Calamandrei. Se letto con attenzione assomiglia più ad una previsione di Nostradamus, attuale in modo sconcertante. Occorre imparare dal passato, per crescere in futuro. Siccome i nostri governanti non la pensano così, occorre che la sveglia ce la diamo da soli. Ci accusano di essere disinformati, ci accusano di essere i soliti studenti che ciclicamente occupano e dimostrano contro il ministro di turno. Io penso che questo è quello che si augurano, ma non sanno che noi siamo pronti a continuare la nostra battaglia ad oltranza, fino a che questa barbarie contro l'istruzione pubblica non verrà ritirata.
"Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuole fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura.Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica,intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di previlegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole , perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi,come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A “quelle” scuole private. Gli esami sono più facili,si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola previlegiata.Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare prevalenza alle scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d’occhio i cuochi di questa bassa cucina. L’operazione si fa in tre modi: ve l’ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico."
Discorso pronunciato da Piero Calamandrei al III congresso dell’Associazione a Difesa della Scuola Nazionale, a Roma l’11 febbraio 1950
mercoledì 22 ottobre 2008
Duemila persone per la giovane 86enne.
Più di duemila persone si sono ritrovate oggi in Piazza Signoria, per assistere alla lezione in piazza di una 86enne Margherita Hack. La famosa astrofisica ha tenuto una lezione divulgativa sulle nuove tecniche per lo studio delle stelle, passando da cenni storici su Galileo alle nuove frontiere della ricerca. Non sono certo mancate parole di disapprovazione nei confronti del governo e della Legge 133, dichiarando che un paese che viene governato tramite decreti legge e senza avere un confronto diretto con chi lavora nell'universistà su una riforma che li tocca profondamente, non può considerarsi una vera democrazia. Il pubblico, profondamente colpito dalle parole di denuncia della Hack e dalla sua immancabile schiettezza, ha acclamato l'astrofisica che ha poi spiegato come un finanziamento pubblico della ricerca sia fondamentale, anche se necessita di un controllo esterno per evitare sprechi,"i giovani sono la linfa della ricerca" aggiunge infine sul blocco del turn-over, "togliere i giovani dai laboratori è come far morire lentamente la ricerca stessa".
Avverto che Margherita Hack purtroppo NON potrà partecipare alla discussione in programma per domani al polo scientifico. L'agenda troppo fitta ha reso impossibile la sua partecipazione a questa iniziativa poiché troppo stancante.
Appuntamenti settimanali!
Ecco di seguito gli appuntamenti in giro per la città fino a domenica 26:
Giovedì 23-
-Ore 9:30 Margherita Hack al Polo scientifico
-Ore 10:00 Biologia: incontro docenti-studenti
-ore 16:00 Lezione del Dott. Fumagalli eColesanti in Piazza Tasso
-Ore 21:30 lezione del prof. Ottaviani al Dini(aula 3) "Enriques e Severi, la matematica italiana durante il fascismo"
-Ore 21:00 Lezione del prof. Fani al Mercato del Porcellino
-L'Orto Botanico sara' aperto dalle ore 15:00alle 19:00 (Ingresso gratuito)
Venerdì 24-
-Ore 10:00 lezione del Prof. Becciolini al Dini
-ore 10:00 Lezione del Dott. Focardi e Barletti inPiazza Dalmazia
-L'Orto Botanico sara' aperto dalle ore 15:00alle 19:00 (Ingresso gratuito)
Sabato 25-
-Ore 16:00 Assemblea aperta a tutti al Dini
-Fine concorso dei volantini del dini
-Il museo della Specola sara' aperto dalle ore15:00 alle 19:00 (Ingresso gratuito)
Domenica 26-
-ore 16.00: merenda alle Cascine con giocolieri
Giovedì 23-
-Ore 9:30 Margherita Hack al Polo scientifico
-Ore 10:00 Biologia: incontro docenti-studenti
-ore 16:00 Lezione del Dott. Fumagalli eColesanti in Piazza Tasso
-Ore 21:30 lezione del prof. Ottaviani al Dini(aula 3) "Enriques e Severi, la matematica italiana durante il fascismo"
-Ore 21:00 Lezione del prof. Fani al Mercato del Porcellino
-L'Orto Botanico sara' aperto dalle ore 15:00alle 19:00 (Ingresso gratuito)
Venerdì 24-
-Ore 10:00 lezione del Prof. Becciolini al Dini
-ore 10:00 Lezione del Dott. Focardi e Barletti inPiazza Dalmazia
-L'Orto Botanico sara' aperto dalle ore 15:00alle 19:00 (Ingresso gratuito)
Sabato 25-
-Ore 16:00 Assemblea aperta a tutti al Dini
-Fine concorso dei volantini del dini
-Il museo della Specola sara' aperto dalle ore15:00 alle 19:00 (Ingresso gratuito)
Domenica 26-
-ore 16.00: merenda alle Cascine con giocolieri
martedì 21 ottobre 2008
22 Ottobre 2008 Lezione in piazza con Margherita Hack
MANIFESTAZIONE REGIONALE 21 OTTOBRE 2008
"Sono oltre 40 mila per la questura, almeno il doppio per gli organizzatori, gli studenti, i lavoratori e i ricercatori in piazza oggi contro i tagli alla scuola. Si tratta della piu' grande manifestazione degli ultimi anni nel capoluogo toscano. "L'universita' pubblica non si tocca, la difenderemo con la lotta" questo uno dei tanti slogan urlati dai manifestanti. "Fonte Il Messaggero
Si comincia...
Questo blog è stato creato per permettere agli studenti fiorentini,che come me hanno un motivo valido per essere incazzati e preoccupati per il loro futuro,di tenersi in contatto,di informarsi a vicenda e di confrontarsi sulla protesta doverosa che stiamo organizzando passo passo contro la riforma dell'istruzione della ministra Gelmini.Ci terremo informati con immagini,video,documenti e notizie provenienti da tutta la provincia,ma ci saranno anche notizie provenienti dagli atenei di tutta Italia.Noi non ci fermeremo fino a che questa riforma non sarà ritirata,perchè il nostro spirito critico,la nostra cultura e la nostra voglia di conoscere e di crescere tramite lo studio non si ferma solo perchè lo dicono loro!Il futuro siamo noi, e finchè non lo capiranno la lotta sarà sempre più dura e omogenea!Benvenuti e bentrovati nel blog degli studenti incazzati fiorentini!
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